L’assertività è una qualità studiata soprattutto nella psicologia della comunicazione, viene definita come «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui» (Robert E. Alberti e Michael L. Emmons). In pratica una persona assertiva dovrà tenere bene a mente due punti di vista: il proprio e quello dell’interlocutore, riuscendo a veicolare i propri contenuti rispettando entrambi i punti di vista.
Si ritiene che i leader e le persone carismatiche abbiano una naturale propensione per questa qualità che può essere incrementata attraverso una serie di tecniche, veri e propri training assertivi. L’assertività risulta quindi fondamentale anche nella quotidianità, è infatti un’arma in più che ci consente in diverse situazioni, a lavoro come nella vita sociale, di entrare in comunicazione con l’altro in maniera efficace, senza rischi di fraintendimenti o senza la tipica sensazione di frustrazione che proviamo quando non riusciamo a far arrivare all’altro il nostro messaggio.
La capacità di essere persone assertive passa dalla necessità di porsi nei confronti dell’altro in maniera non oppositiva, cercando un dialogo e non uno scontro di opinioni. La persona naturalmente assertiva generalmente non cerca di imporre il proprio punto di vista, ma si impegna a spiegarlo, accogliendo anche l’opinione altrui, in un atteggiamento collaborativo e aperto al confronto, non giudicante e esente da pregiudizi.
Le difficoltà nell’essere assertivi (anassertività) si realizza in due modalità comunicative opposte cioè nello stile passivo o, al contrario, in quello aggressivo :
- rinunciare ad esprimere le proprie opinioni con un atteggiamento di eccessiva accondiscendenza e sottomissione (es. non saper dire di no)
- assenza di ascolto e rispetto nei confronti dell’altro, focalizzandosi solo sul proprio punto di vista per imporlo
Generalmente lo sviluppo di uno stile comunicativo anassertivo deriva da determinate esperienze come situazioni sociali che hanno generato eccessiva ansia, o osservazione e apprendimento di condotte disfunzionali nelle figure familiari, o un’educazione troppo rigida o senza dialogo, poco attenta al rispetto dei propri diritti o di quelli altrui. Ci sono anche alcune caratteristiche di personalità che tendono a favorire un atteggiamento poco assertivo.
Per sopperire a queste mancanze e rafforzare la propria efficacia comunicativa esistono quindi training assertivi, che sono allenamenti all’assertività che servono proprio per prima cosa a far aumentare l’autoconsapevolezza sul proprio stile personale, per poi lavorare sul cambiamento, al fine di migliorare la gestione delle proprie relazioni sociali. Il training passa
attraverso strategie cognitive, comportamentale e affettive e l’obiettivo ultimo è quello di imparare a stare meglio con se stessi e con gli altri. Per favorire il raggiungimento di questo obiettivo è chiaro che la modalità privilegiata per questo tipo di training è il lavoro in gruppo.